Come notificato questa mattina, dopo il rilascio di Windows 10 da parte di Microsoft, anche noi ci siamo fiondati ad aggiornare i nostri PC, ritrovandoci in fin dei conti a ritornare al vecchio sistema operativo. Vi state chiedendo perchè? Leggete questo articolo.
Partiamo con il presentare la macchina sulla quale abbiamo effettuato l’aggiornamento Acer Aspire 5741-G con licenza OEM di Windows 7 Home 64 bit. Ho preferito scansionare i momenti della giornata più salienti per poter riassumere il contenuto.
08:15 – Accendo il portatile e verifico che mediante l’applicazione “Ottieni Windows 10”, non risulta in download nessun aggiornamento, anche accedendo al Windows Update.
08:30 – Verifico che sul sito Microsoft è presente il tool per l’upgrade a Windows 10, per sistemi a 32 e 64 bit, decido dunque di proseguire con il download della versione a 64 bit e apro il tool offerto da Microsoft.
08:40 – Inizia la fase preliminare del download, e dopo un lungo periodo il download del sistema operativo.
13:00 – Termina il download, l’attesa può essere giustificata dal grande numero di persone che stavano scaricando la ISO, e il tool mi chiede se volessi aggiornare da Windows 7 a Windows 10, mantenendo tutti i file e i programmi, oppure procedere ad una installazione pulita di Windows 10. Scelgo di aggiornare il sistema operativo e faccio continuare la procedura.
16:00 – Termina l’installazione del sistema operativo e, al riavvio, noto subito i primi segni di lentezza. Lascio passare anche questa nota dolente perchè si sa che il primo avvio è sempre più lungo.
16:10 – Noto con dispiacere che Skype tende ad aprirsi ad ogni avvio e, immediatamente procedo alla disinstallazione.
16:15 – Accedendo al Windows Update sono già presenti i primi aggiornamenti di difesa e correzione per Windows 10, oltre che un’aggiornamento del driver del trackpad.
16:45 – Termina il download e l’installazione dei driver, seguiti ovviamente da un riavvio forzato di Windows.
17:00 – Passo ora alla nota dolente, smanettando nelle Impostazioni, mi accorgo della presenza del tasto “Attiva”, cliccando su di esso, il sistema mi invitava ad inserire il Product Key posto sotto la scocca del mio computer. Procedo all’inserimento ma il codice non veniva assolutamente riconosciuto.
17:15 – Decido tempestivamente di chiamare il servizio clienti Microsoft per spiegare ad un operatore la situazione.
18:00 – Dopo 45 minuti di attesa, distribuiti in 4 telefonate, mi risponde un operatore il quale afferma che: “In presenza di licenze OEM, occorre che il produttore debba aggiornare i driver del PC e le licenze stesse a Windows 10. Per poter proseguire dunque con l’aggiornamento è necessario esclusivamente che si attenda la notifica dall’applicazione “Ottieni Windows 10” senza procedere all’installazione di ISO o mediante la forzatura dell’aggiornamento, come molti siti incitano a fare da questa mattina. Mi è stato dunque consigliato di scegliere se tornare a Windows 7 nuovamente ed attendere oppure di acquistare una licenza di Windows 10, ovviamente ho optato per la prima opzione.
18:35 – Dopo una giornata persa, mi ritrovo nuovamente a scrivere dal mio “porto sicuro” caratterizzato da Windows 7, in attesa che Acer si decida a rendere possibile l’upgrade a Windows 10.
Poteva andare sicuramente meglio questo rollout di Windows 10: a partire dalla modalità di distribuzione, ad esempio mediante torrent, sino agli accordi con le case produttrici che non hanno ancora dato il via libera per l’aggiornamento a tutti quanti. Ce la faremo in un anno a ricevere Windows 10 sul nostro computer? Staremo a vedere.
E a voi come è andato il processo di aggiornamento/installazione? Fatecelo sapere nei commenti