Per diminuire la frammentazione che da sempre ha colpito Android, Google pone un punto fermo chiedendo l’aggiornamento di tutte le applicazioni presenti sul Google Play Store ad Android Oreo.
Google Play Store: stop alle applicazioni non aggiornate
Con una nota agli sviluppatori, disponibile QUI, Google impone da oggi che tutte le applicazioni, al fine di essere ancora presenti sul Play Store, debbano avere il supporto alle API 26.
Per chi non seguirà tale direttiva, non avrà la possibilità di pubblicare nuove applicazioni o di aggiornare le applicazioni già presenti nel Play Store.
La motivazione è presto scoperta: così facendo, Google, ha l’obiettivo di andare a diminuire la frammentazione delle differenti versioni che da sempre è presente in Android.
Implementando le nuove API, le applicazioni potrebbero risultare più utili in quanto possono andare ad implementare nuovi servizi che, ogni anno, vengono posti a disposizione da Google nelle API delle nuove versioni di Android.